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C'è una cosa che accomuna noi umani: sogniamo. E come tutti noi anche la dolce Luisella protagonista di questo romanzo, sogna. Per la sua età Luisella è molto arguta, ha il senso dell'ironia ed è curiosa. Una serie di circostanze fanno sì che di quei sogni resti affascinato un anziano neurologo che decide che quelle storie oniriche devono essere scritte e pubblicate. Lui la convince a farlo. Ne esce il profilo psicologico di un'adolescente che si strugge tra mille dubbi, incertezze, illusioni e speranze che sviscera con il suo amico neurologo. Ma non è importante perché il neurologo sostiene, non senza ironia, che i sogni sono straordinari proprio perché sono il frutto della finzione che il nostro cervello crea. A cosa serve sognare Luisella non lo capisce così come non lo sa il neurologo: ha un senso? Forse la vita parallela di Luisella durante la notte le serve a maturare le sue scelte, le sue decisioni ed il suo modo di essere donna.